Non è facile parlare e raccontare la propria esperienza di vita, ci vorrebbe molto di più anche perché le parole non possono esprimere la dimensione interiore della sofferenza e della solitudine che avevo prima di intraprendere questo cammino. Io sono un ragazzo di 24 anni; sono entrato in comunità 4 anni fa, perciò molto giovane; tanti mi potrebbero dire che ho sbagliato perché scelte così importanti non si fanno in età troppo giovane. Ma non tutti sono uguali e i tempi di Dio non sono come i nostri.Come molti ragazzi di oggi, anch'io ho fatto esperienza del brivido del sabato sera: aspettavo il fine settimana con ansia per potermi divertire e sballare un po'... Della Messa domenicale, poi non se ne parlava; io non ne volevo sapere, per me quelle persone erano tutte illuse e frustrate in ricerca di pagliativi per non pensare... Anch'io avevo pagliativi che non mi facevano riflettere, anzi mi stordivano.
Il pensiero della morte era uno spillo che mi trafiggeva! Insieme a questi pensieri di paura, spesso emergeva nei miei ricordi la mia infanzia, di quando pregavo.. Troppo più forte era il ricordo di Dio e del Suo Amore.. La domenica mattina mi svegliavo e avevo il desiderio di andare alla Messa, io che ero tutto il contrario... Mi sono lasciato guidare dalla mano di Dio che mi chiamava ad una vita totalmente consacrata a LUI..
Fratel G.
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